giovedì 12 febbraio 2009

Dal profondo

Mentre si celebrano le esequie di Eluana Englaro mi chiedo quali preghiere siano state scelte per il doloroso rito. Spero che il sacerdote abbia rinunciato al terribile Dies Irae, allo sconfortante Miserere, al semplice ma forse troppo sbrigativo Requiem e si sia soffermato invece sul De Profundis. Anche questo antichissimo salmo ha un contenuto poco consolatorio, ma le accorate parole iniziali ("Dal profondo ho gridato a Te, o Signore") hanno il potere di evocare l'abisso in cui Eluana è rimasta per diciassette anni. Se da quel baratro sia veramente uscita un'anima è materia di fede. Fermiamoci alla realtà, alla consolazione delle suorine che hanno così a lungo curato la giovane inferma e hanno ricevuto da quel ruvido mangiapreti di Beppino Englaro un ultimo, silenzioso grazie: quello del funerale religioso.

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