sabato 15 novembre 2008

Perché Bellagamba

"Così parlò Bellagamba" è un evidente omaggio al "Bellavista" di Luciano De Crescenzo pubblicato trent'anni fa. E' anche un ricordo del cognome di un farmacista che, il 26 luglio del1943, mi svillaneggiò davanti a una platea di clienti perché gli avevo chiesto una medicina usando l' "italianissimo voi" che mi avevano insegnato a scuola. Proclamò a gran voce che lui era sempre stato antifascista e che era ora di finirla con il voi e di ritornare al lei. Mi affrettai a compiere la conversione linguistica, perché la medicina mi occorreva, ma che fatica! Del " lei" conoscevo i soli ingredienti tratti dalla vecchia traduzione di un romanzo francese trovato in casa. Così dissi: "Ella sarà così gentile da porgermi un vasetto di pomata per le bruciature". Mi ritrovai fuori dall'uscio. Terzo ricordo, il titolo (identico) di una mia sfortunata rubrica giornalistica che fu soppressa dopo un paio di uscite perché avevo osato scrivere che l'ingresso monumentale del Palazzo Ducale di Genova dal lato di piazza De Ferrari era un falso pacchiano da eliminare e che la gente avrebbe meglio capito la grandiosa architettura del palazzo entrando dal vero portone, quello di piazza Matteotti. Devo ancora sapere a chi pestai i piedi quella volta, spero che non fosse un altro farmacista.

Nessun commento: