sabato 24 gennaio 2009

Lupara accademica

E' scomparso recentemente, novantunenne, il professor Vincenzo Longo, per molti lustri amatissimo docente di latino e greco al liceo classico "Colombo" di Genova. Fino all'ultimo aveva dedicato le sue giornate allo studio degli autori classici, cercando di far nuova luce sul mondo antico. Persona dal tratto signorile, ottimo e fluente oratore, il professor Longo aveva tutte le qualità per farsi largo nel mondo della cultura; eppure, circa quarant'anni fa, toccò proprio a lui subire le ferite di un'incredibile "lupara accademica". Si era liberato un incarico universitario per l'insegnamento di una delle discipline in cui si articola lo studio del latino. Forte del suo curriculum, il professor Longo presentò domanda per ricoprire quel ruolo . L'incarico (con il relativo raddoppio di stipendio) era però appetito da un cattedratico, che avrebbe potuto ottenerlo solamente se il bando per un docente esterno all'università fosse andato deserto o avesse registrato concorrenti non idonei. Questa seconda ipotesi era abbastanza improbabile: venivano infatti ammessi a concorsi di quel tipo anche i semplici "cultori della materia". Ebbene, la commissione accademica si riunì e dichiarò ufficialmente che il professor Longo, unico concorrente, non risultava essere almeno un "cultore della materia"; pertanto l'incarico spettava al cattedratico. Longo ci rise sopra, amaramente, e andò a insegnare, per molti anni, in altre università che lo avevano chiamato. Ora è in cattedra nell'aldilà degli Antichi.

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