lunedì 19 ottobre 2009

Calze

Settimana della calza quella appena trascorsa. La ditta Calzedonia ha reinterpretato l'inno di Mameli dedicandolo a inesistenti "Sorelle d'Italia" (chi scrisse "Homo homini lupus" aggiunse subito dopo: "Figuriamoci le donne"). Il giudice Mesiano, autore dell'astronomico conto nella causa Mondadori, si è fatto sorprendere dalla Tv mentre indossava calzini turchese. Non erano bucati sugli alluci come quelli, indimenticabili, del Capo della Banca Mondiale Paul Wolfowitz in visita alla moschea, ma hanno fatto ugualmente riaprire il teatrino del pro e contro, al punto che Franceschini li ha indossati a sua volta, dello stesso colore, per solidarietà con il tele-spiato. Berlusconi (figuriamoci se non c'entrava) è stato nel frattempo accusato di voler rivoltare la Costituzione "come un calzino". I blog commentano: " Ma cosa vuole quella mezza calzetta...". Intanto i terremotati dell'Aquila sono al gelo e invocano a gran voce il passaggio dalla politica del calzino a quella del pullover: "Fratelli d'Italia, la faglia s'è desta, mi serve una maglia di taglia modesta...". Speriamo che Benetton provveda presto. Almeno prima che si arrivi alla calza della Befana.

1 commento:

marta ha detto...

Mesiano non si è fatto sorprendere: è stato seguito con le telecamere mentre se ne andava a spasso per i fatti suoi. Sulla scelta del colore della calza, invece, si può senz'altro discutere. Direi che è un tocco alla Mr Bean. E infatti Franceschini ha subito pensato bene di imitarlo, nella sua costante caccia a tutto ciò che non porta voti: maniman gli toccasse restar segretario e un domani, chissà, perfino governare...