martedì 22 giugno 2010

Evasione

L'equipaggio dello yacht "Force Blue" sequestrato dalla Finanza si è schierato sulla soglia del Palazzo di giustizia di Genova, reclamando il proprio posto di lavoro. Non ha ricevuto solidarietà sindacali, è prevalsa l'ostilità verso Briatore, presunto proprietario ombra dell'imbarcazione. Per fortuna un giudice ha capito le ragioni di quei marinai. Da Roma comunicano cifre colossali sull'evasione totale in Italia, sollecitando la pubblica indignazione. Io per ora non m'indigno e non lo farò fino a quando non mi daranno delle cifre un po' più ragionate e un po' più disarticolate. Secondo me gli evasori vanno divisi per categorie: ci sono coloro che si trovano di fronte all'alternativa "o pagare le tasse o provvedere alla propria famiglia"; coloro che sottraggono il dovuto al fisco, pur essendo benestanti; coloro che anche grazie all'infedeltà fiscale riescono a pagare (magari in nero e male) un certo numero di dipendenti; e via dicendo. Quando Tremonti dividerà il cratere dell'evasione totale in una serie di buchi, valuterò se scatenare la mia indignazione. Intanto, appare senz'altro giusto dare la priorità alla ricerca degli evasori nel mondo dei ricchi, i più colpevoli. Ma quanto frutterà? Credo proprio poco. La massa dell'evasione è altrove, secondo me. Tra i meno abbienti. E' un'evasione di necessità.

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