giovedì 23 settembre 2010

Marcinkus

Raccontavo l'altro giorno al mio amico Mimmo un singolare incontro con Marcinkus, il chiacchierato monsignore che fu responsabile dello IOR, l'istituto bancario vaticano. Stamani apro il giornale e vedo che lo IOR, già inquisito anni fa, è di nuovo nella bufera. Quindi la mia storiella ritorna d'attualità e la ri-racconto. Capitai nel 1987 a Roma per vedere una mostra di affreschi antichi a due passi da San Pietro. Mi fermai in un bar lì vicino e mi trovai, al banco, accanto a due prelati. A un certo punto, uno dei due trasse dall'abito talare una matita a scatto, la usò per un appunto e la rimise in tasca; sbagliò tuttavia mira e la matita cadde senza far rumore sul pavimento cosparso di segatura. L'adocchiai e vidi che si trattava di una di quelle matite laccate di solito esposte nelle cartolerie di lusso. Cose che costano 'na cifra, come dicono a Roma. Fui tentato di attendere l'uscita dei prelati per far fuori il prezioso oggetto. Poi mi dissi: "Vergognati, non vorrai rubare a un ministro di Dio, proprio qui in Vaticano...". Così raccolsi la matita e dissi al prelato: "Scusi, le è caduta questa". Il reverendo mi ringraziò. Solo a quel punto lo guardai in viso e riconobbi la ben nota fisionomia di monsignor Marcinkus. Diavolo, avevo perduto l'occasione di ricambiare minimamente una delle tante fregature che lui aveva inflitto con la sua banca.

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