domenica 3 luglio 2011

Bozano

Il tribunale ha respinto la richiesta di semilibertà avanzata da Lorenzo Bozano, che sta scontando l'ergastolo per l'uccisione di Milena Sutter, tredicenne figlia d'un industriale genovese. Il delitto avvenne nel 1971, Bozano è in carcere dal 1980, dopo essere stato latitante all'estero. Lo incontrai una sera in redazione, quando ancora non si sapeva della tragica fine di Milena: la ragazza risultava solo scomparsa ed era arrivata la richiesta di un riscatto. Quella sera Bozano veniva dalle guardine della questura: si pensava che fosse lui l'autore del sequestro ma l'avevano rilasciato allo scadere del fermo perché Milena, forse chiusa da qualche parte, rischiava di morire per abbandono. Dissi a Bozano, che era venuto al giornale a proclamare la propria estraneità ai fatti: "Avrà capito che l'hanno lasciato andare soprattutto perché temono che Milena muoia. Lei afferma di essere innocente, ma che cosa farebbe, se fosse il rapitore? Andrebbe a soccorrere Milena con il rischio di farsi pedinare e scoprire, oppure la lascerebbe morire, magari sperando ancora nel riscatto?". Mi rispose in modo ambiguo: "Bisognerebbe sapere quale importanza dà quel rapitore al denaro e alla vita umana". Nove giorni dopo, il cadavere di Milena fu restituito dal mare: era stata uccisa subito dopo il rapimento.

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