sabato 16 febbraio 2013

L'esodato

Dal primo marzo ci sarà un esodato in più, il Papa. Il Santo Padre lascia infatti il suo incarico, ma non avrà una pensione: non esiste infatti  un istituto di previdenza per i Pontefici; non si è mai ritenuto che fosse necessario crearlo, dal momento che nessun successore di Pietro aveva pensato di doversi arrendere alla vecchiaia. Sono tutti morti sul campo, abbiamo ancora negli occhi l'immagine di Papa Wojtyla che prendeva a pugni il leggìo perché, soffocato dal Parkinson,  non riusciva a parlare ai fedeli radunati in piazza San Pietro. Benedetto sedicesimo, quando (lontano sia) passerà a miglior vita e sarà elevato agli onori degli altari, potrà divenire il santo protettore  dei 392mila poveri disgraziati che la riforma Fornero ha messo in mezzo a una strada. C'è da scommettere che ad attendere una soluzione ci saranno ancora migliaia di ex lavoratori privi di pensione, sopravvissuti a spese della liquidazione e dei risparmi familiari.  Il particolare più doloroso di questa tragedia è che nella valanga di dibattiti televisivi inflitti agli elettori non si propongono interventi immediati e reali a favore di tutti gli esodati. Si parla molto di "polvere sotto il tappeto": ma è a proposito di altre vicende. L'angolo dei senza pensione non viene ancora spolverato a fondo.

Nessun commento: