sabato 22 giugno 2013

Quel bottone

La fotografia ufficiale di Obama con il Presidente cinese in visita negli Usa ha mostrato i due statisti senza cravatta e con  il colletto della camicia aperto. Sembravano voler dire al mondo: "Siamo uguali, tra noi ci capiamo". Questo segnale affidato all'abbigliamento è molto diffuso anche tra i politici di sinistra di casa nostra, che mettono in evidenza il colletto slacciato nei vituperati (da Grillo) talk show e nelle apparizioni pubbliche. Nulla di nuovo sotto il sole, ai tempi della guerra fredda i militanti comunisti dichiaravano la loro fede portando baffi a spazzolone (è un'usanza ancora vitale, sebbene in declino); ai tempi del Sessantotto i contestatori affidavano invece il loro credo ai capelli alla paggio. I vecchi massoni usavano segnali più riservati, quando ti davano la mano premevano con un dito sul polso: se la pressione veniva restituita, il silenzioso riconoscimento era cosa fatta. Adesso questa faccenda del colletto slacciato allarma i produttori di cravatte: durerà per sempre? Si rassicurino,  armato di lente d'ingrandimento ho scrutato decine di foto sui giornali: ebbene, in molti hanno slacciato il colletto, ma nessuno, neppure il Presidente cinese, ha tolto il bottone e ricucito l'asola. Le cravatte finiranno per ritornare.

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