venerdì 12 marzo 2010

Il rosticciere

"Freddo boia" dico, entrando dal rosticciere. "Guardi che a me va benissimo - mi risponde - quando fa freddo la gente mangia di più. Se viene il caldo, si mettono tutti a insalata e mozzarella e io sto qui a girarmi i pollici". "Ma non pensa ai barboni, ai cassaintegrati sui tetti, ai terremotati senza casa?" "Ha ragione, mi scusi". "Lasci perdere. Stia attento piuttosto a non dire queste cose per telefono, altrimenti l'indomani si ritrova sul giornale". La realtà è che c'è anche chi campa sul contrario di quello che noi auspichiamo. Avevo un amico impresario di pompe funebri in un paese, gli chiedevo: "Come va?"."Male, un funerale in una settimana". La volta dopo era soddisfatto: "Due in un giorno". Trilussa, raccontando la storia dell'Arca, dà la parola a Noè: "Avemo da resta' sei settimane/ tutti sott'acqua: e lì, tocca a chi tocca!"/. Ogni bestia tremò. Ma un pescecane/ strillò: "Viva il diluvio!". E aprì la bocca". Adesso non dite che un conto sono i pescecani e un conto gli sciacalli umani. Sbagliato: secondo la vulgata corrente, anche i pescecani possono scegliere come noi; i documentari tv ci mostrano lo squalo bianco che si fa fare ghirighiri dai sommozzatori. C'è poi chi sostiene, addirittura, che non esistono squali cattivi. Mmm...vorrei sapere che cosa si dicono al telefono.

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