giovedì 18 marzo 2010

L'innamorato

Il "Corriere" ha riportato alla ribalta, con un articolo, l'armatore genovese Raffaele Rubattino, che fu al centro di due grandi momenti della vita nazionale, la spedizione del Mille e l'inizio delle avventure africane con l'acquisto della baia di Assab. Non ha parlato invece della vita privata del personaggio, caratterizzata da un amore senza confini nei riguardi di una nobildonna che si chiamava Bianca Rebizzo. Anni fa, nel boschetto del cimitero di Staglieno, fui attratto da una cappella il cui cancello era stato scassinato. Entrai e mi trovai di fronte alla rappresentazione funeraria dell'amore tra Raffaele e Bianca: lei in un sarcofago in alto, sulla parete centrale della cappella, lui in un'altra arca, sul pavimento, a sinistra, come un cagnolino sdraiato ai piedi della padrona. Sulle casse di pietra erano posati due piccoli coperchi di zinco: sollevai quello più a portata di mano e mi trovai faccia a faccia con Rubattino, o meglio, con quello che restava di lui al di là di un vetro. Sembrava che mi fissasse, poi mi resi conto che le sue occhiaie guardavano lassù, verso il sarcofago di Bianca Rebizzo. Fui tentato di non rimettere il coperchio, per non spegnere la visione all'eterno innamorato.

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