martedì 5 ottobre 2010

Cisnetto

L'altra sera, in Tv, ho rivisto Enrico Cisnetto: elegante, disinvolto, spiritoso, distillava con nonchalance giudizi e previsioni. Adesso ha 55 anni ed è uno dei giornalisti italiani più in vista nel settore dell'economia. D'estate organizza, con la moglie, i famosi convegni di "Cortina incontra", che hanno finora mobilitato seicentomila spettatori. E' stato direttore di parecchie testate, ha fatto messe di premi ed è tanto potente ed autonomo da non aver bisogno di uno stipendio mensile: la sua nota autobiografica lo definisce "editorialista economico ed opinion leader". Nientemeno. Se non l'avessi riconosciuto sul video, avrei pensato a un caso di omonimia: il Cisnetto che ricordavo io era un giovanotto un po' spelacchiato e abbastanza imbranato che circa trent'anni fa faceva i primi passi nella redazione economica del "Secolo XIX". Non aveva affatto propensione per le pubbliche relazioni, almeno con i colleghi: respingeva, arruffandosi come un riccio, gli approcci che toccavano ad ogni neofita, a metà tra un nonnismo all'acqua di rose e un tentativo d'instaurare rapporti camerateschi. Neppure l'invadenza di Nino Cavassa, impenitente strizzatore d'attributi, riusciva a farlo uscire dal suo brontolìo: "Non ho tempo per voi - diceva - io ho una meta da raggiungere". Che stesse già pensando a Cortina d'Ampezzo?.

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