giovedì 11 novembre 2010

Broccolino

Ai tempi della direzione di Michele Tito, il Decimonono riceveva articoli dagli Stati Uniti scritti da una giovane giornalista italiana della quale non ricordo in questo momento il nome ( ma mi verrà). I contenuti erano interessanti, la forma lasciava a desiderare: si capiva che l'autrice era impegnata, per il momento, a imparare bene l'inglese, talvolta a scapito della lingua madre. Avevo i miei problemi nel raddrizzare quegli articoli e un giorno, quando la fanciulla mi telefonò per sapere se andava tutto bene, glielo dissi fuori dai denti: " I tuoi pezzi sarebbero ottimi se non fossero scritti in Broccolino...". Mi aspettavo una risata, invece l'interlocutrice la prese male: borbottò "Come ti permetti!" e buttò giù la cornetta. Lì finirono i contatti, ma l'italiano degli articoli migliorò. Tornata in Italia, la nostra giovane corrispondente venne in visita alla redazione: era una ragazzina smilza e giocosa, che amava sedersi sulle scrivanie. Girò alla larga solamente dalla mia, evidentemente se l'era fatta indicare a scanso di spiacevoli discussioni sul suo stile di scrittrice. Me ne feci una ragione e seguii poi, su altre testate e in Tv, la progressiva carriera della collega. Sembrava proprio che nessun traguardo le fosse precluso e così è stato. Unica variazione, adesso non ha più una figuretta smilza. Ah, ecco il nome: Lucia Annunziata.

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