sabato 22 gennaio 2011

Il palazzo

Mio genero, Renato Buratti, ingegnere edile, non sa darsi delle arie, ma realizza opere molto importanti: l'altro giorno mi ha invitato a fare una visita al palazzo che ha costruito (come direttore dei lavori) in piazza Sopranis, nel quartiere genovese di Dinegro. L'imponente bellezza dell'edificio mi ha sbalordito, se l'avessi visto senza saper niente della sua storia, avrei pensato di trovarmi di fronte a un'opera di Giuseppe Terragni, che fu il miglior architetto italiano nel periodo tra le due guerre mondiali. Tutta la piazza è stata rifatta in meglio, non è più lo spazio semi abbandonato nel quale mi spingevo, da ragazzo, per andare a curiosare in una vecchia fabbrica del ghiaccio: un sito magico, pieno di corsie mobili e di serpentine. Ora la fabbrica è sparita, ha lasciato il posto al nuovo palazzo. Le ho dato l'addio con un sonetto: "La fabbrica del ghiaccio era a Dinegro,/ riforniva le navi bananiere: / le liste s'inseguivano leggere/sui rulli, tra uno sgocciolare allegro./ Un blocchetto (fasciato nella lana/ per durare) bastava alla ghiacciaia/ fatta di legno e zinco. La massaia/ vi riponeva l'acqua di fontana/ resa frizzante con le due cartine./Rubando qualche scheggia di quel gelo/sognavo le granite smeraldine/ di Cornigliano, favola smarrita:/ sui bicchieri restava un freddo velo,/ ora ricopre questa nostra vita".

Nessun commento: