martedì 13 settembre 2011

Raccomandazioni

Enrico Bassano era, negli anni Cinquanta, il critico musicale e teatrale più seguito di Genova e ogni suo intervento sul "Secolo XIX" veniva letto, riletto e commentato dagli artisti. Tanta autorevolezza comportava anche il fastidioso onere delle raccomandazioni, delle quali era assiduo portatore uno di quei personaggi un po' misteriosi che da sempre si aggirano nei giornali. Bassano, pro bono pacis, subiva l'assedio del postulante con buona grazia e s'infilava in tasca i biglietti con i nomi dei raccomandati, spesso dimenticandosene. Il che provocava recriminazioni e scuse, con promesse "per la prossima volta". Una sera Bassano sta per uscire dal giornale e si ricorda improvvisamente di aver garantito un "soffietto" per una signora, protagonista di un concerto alla "Serenissima". Non ha assistito all'esibizione, comunque ritorna alla scrivania e scrive quattro righe magnificando l'impostazione della voce, la sicurezza nei gorgheggi e la grazia dell'artista nel recitato. Spedisce il tutto in tipografia e se ne va. Il giorno dopo, arrivando al giornale, scorge il raccomandante che l'aspetta sul portone: "Hai visto - gli dice - che mi sono ricordato? La finirai di dire che non mantengo mai le promesse!". L'altro si mette una mano sulla fronte e geme: "Bassàn, a l'èa 'na pianista!" (Bassano, era una pianista!).

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