venerdì 18 novembre 2011

Lucchetti

Ora che il Cavaliere si è dimesso, sono curioso di vedere se finirà l'annosa polemica tra i fan dell’ex premier e coloro che Silvio non lo possono proprio vedere. Io propongo che vadano insieme ad Arcore, portando ognuno un lucchetto: chi è fan l'appenderà all’inferriata con il cartello “Succursale di Ponte Milvio / monumento all’amore per Silvio”, chi è ancora accanito detrattore userà il suo lucchetto per bloccare il cancello, con lo striscione “Resta dentro fin che non giunga/ la sentenza sul bunga-bunga”. Aspettando il viaggio, bipartisan ma a lucchetti rigorosamente separati, possiamo occuparci un po’ del nuovo premier. Ha un nome demodé che i fatti hanno riportato alla ribalta: Mario Monti ha preso in mano la nazione, Mario Balotelli la nazionale di calcio, Mario Draghi la banca internazionale. Scommetto che troveremo molti Mario nell’elenco dei nuovi nati pubblicato dal Decimonono (adesso, per le bimbe, va di moda chiamarsi Melania, come la vittima di un fosco delitto). E poi, avanti con scritte e poesie: "Dopo il Mariotto dei referendum / ecco don Mario, il reverendum". "Cominciò con Veronica Lario / e adesso finisce con Mario". "Mario Monti, stringendo il discorso,/ ha lo stesso nome di Corso,/ ma non sa tirare in porta/ le punizioni a foglia morta".

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