giovedì 16 febbraio 2012

Conigli

Se ritornassi a scuola e mi dessero come tema "I conigli della mia vita", non andrei oltre la paginetta: citerei un film in cui James Stewart aveva per amico un coniglio invisibile di nome Harvey, il Messer Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie e lo strafottente Bugs Bunny dei cartoni animati. Tutto qui, arrosti e "umidi" a parte. Apprendo ora dal Decimonono del 9 febbraio che c'è chi va ben oltre le conoscenze letterarie e cinematografiche. Un lettore scrive, infatti, di possedere un coniglio nano dal carattere scorbutico e chiede come deve regolarsi. Risposta, giochi con lui, ma non a casaccio: "Ci sono delle regole fondamentali - spiega l'esperto - per chi decide di giocare insieme al proprio coniglio, come ad esempio fornire sempre un segnale d'inizio e di fine del gioco, interrompere il gioco quando il coniglio è felice poiché ha appena ottenuto un successo e ha ancora molta voglia di giocare. Fare sempre giochi che il coniglio è in grado di eseguire nonché capire sempre il suo stato emotivo durante il gioco...Inoltre il gioco deve essere cambiato spesso, in modo che sia sempre diverso e interessante". Figlioletti annoiati e trascurati, datemi retta, travestitevi da conigli.

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