venerdì 10 febbraio 2012

La lezione

A Vienna si è aperta una scuola di sesso, con lezioni piuttosto esplicite. Se il signor Rocca fosse ancora tra noi mi direbbe: "Scià l'ha vistu?" (Ha visto?). Rocca era il factotum dei redattori del Decimonono: sbrigava piccole commissioni, in cambio di una mancia; andava sempre a piedi e per questo lo chiamavano Rocca delle Camminate: un divertente nomignolo che evocava la Rocca delle Caminate (con una sola emme) "buen retiro" del Duce. Rocca veniva al giornale anche a tarda sera; imprecando agli sprechi, faceva il giro delle scrivanie per spegnere le lampade dimenticate accese. Poi si sedeva e cominciava a raccontare. Scapolo, parsimonioso per principio, qualche volta non badava a spese: aveva un debole per gli amori mercenari, che consumava in un alberghetto del centro città. Una sera, mentre era in camera, fu convocato dall'albergatrice: erano arrivati due sposi in viaggio di nozze e si erano rivolti a lei per un consiglio, non sapevano "come si faceva". Quale miglior consulente del Rocca? Il nostro amico se l'era sbrigata suggerendo che la coppia assistesse alla sua "performance" e prendesse nota. "Ma non aveva vergogna, sciù Rocca?" "Ma io l'ho fatto pe' quelli povii figgieu!".

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