venerdì 23 marzo 2012

Brodolini

Sono giorno importanti per la sorte dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, quello sui licenziamenti. Ricordo che quando passai, nel 1962, dall'impiego pubblico a quello privato. mi pesò molto il problema della minor tutela che avrei trovato nel nuovo posto di lavoro. Otto anni dopo, lo statuto equiparò di fatto i due tipi di rapporto e risolse i miei residui dubbi. Data la mia personale situazione, avevo seguito con molto interesse la difficile nascita del documento, che trovava parecchi oppositori proprio a causa dell'articolo 18. Il ministro promotore della legge, Giacomo Brodolini, socialista, stava morendo per un tumore e non lo teneva nascosto, anzi se ne faceva un'arma per spingere verso l'approvazione: "Fatemi morire contento" diceva e, con le residue forze che gli rimanevano, andava a cercare ogni giorno chi poteva aiutarlo. Si spense nell'estate del ''69, la legge porta la data del 20 maggio 1970. Credo che sia stata la sola norma approvata dal Parlamento più per pietà di un collega che per convinzione; e forse proprio questa insolita nascita l'ha resa più discutibile e vulnerabile di altre. Che dire... Preferirei che rimanesse immutata: penso infatti che non tutti i "padroni" siano brave persone.

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