giovedì 17 gennaio 2013

La determina

La regione Lazio, prossima al ricambio elettorale, ha acquistato una settantina di macchinette distruggi-documenti. Non sono mancati sospetti e ironici corsivi, ai quali la presidente Polverini ha risposto perentoriamente: "Non è una delibera di giunta, è una determina!". Confesso che, alla mia veneranda età e con un passato di cronista politico, io di "determina" non avevo mai sentito parlare. Ho pensato a una voce gergale tipica dei romani, invece un'altra determina è saltata fuori dalle cronache del comune di Milano. Insomma, si tratta di burocratese puro e diffuso. Compulsando pazientemente gli articoli, sono arrivato alla conclusione che la determina è un atto amministrativo deciso da un dirigente non politico nell'ambito dello svolgimento del suo lavoro. Per semplificare: il funzionario addetto agli acquisti, notato che dalle scorte mancavano una settantina di macchinette, ha reintegrato il magazzino. Chiarito il significato del vocabolo, mi è rimasto un fastidioso dubbio: quello che non siano le delibere di giunta, da sempre sotto i riflettori, a causare la continua emorragia di denaro pubblico , bensì le determine. Un mondo misterioso e riservatissimo nel quale nessun controllore pensa di andare a ficcare sistematicamente il naso.        .

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