venerdì 11 gennaio 2013

Monete

La mia passione per l'archeologia mi porta talvolta a passare in rassegna, tra le offerte di Ebay, le monete antiche. Sono bellissime, veri capolavori di minuta incisione in spazi limitati, a opera di artefici che non potevano, allora, avvalersi dei nostri mezzi d'ingrandimento.  Un tempo le monete antiche erano reperti rari e costosi, oggi non è più così: dall'Est europeo sono arrivate valanghe di monetine rintracciate con il metal detector; di conseguenza i prezzi degli esemplari più comuni sono scesi fino a livelli infimi. Lo Stato italiano ha inoltre rinunciato all'esclusiva proprietà pubblica di questi reperti, certamente antichi ma esistenti in centinaia di migliaia di repliche; fermo restando che, da noi, la ricerca e lo scavo sono preclusi ai non autorizzati. Nel sito delle monete antiche, ogni tanto, il computer insinua a sorpresa esemplari moderni: così, l'altro giorno,  mi sono trovato di fronte a una moneta tedesca da due euro, del 2010, offerta a un prezzo base di 1 euro e 50. Ho cercato di spiegarmi come mai qualcuno avesse messo in vendita la moneta a quel prezzo, invece di spendersela al bar con tutto il suo valore facciale. Non ne sono venuto a capo. Mi è solamente rimasto  il sospetto che la Merkel se la passi meno bene di quanto voglia farci credere.

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