mercoledì 6 marzo 2013
Mannaggia La Rocca
Durante la sua visita in Germania, il presidente Napolitano si è trovato a dover prendere le difese di Grillo e di Berlusconi definiti "clown" da un politico teutonico in vena d'insulti. Non è la prima volta che, dall'estero, riceviamo "guanciate" (come dicono i toscani), finora, però, gli sputi più abbondanti erano venuti dai cugini francesi. Cominciò, intorno al 1840, il poeta Lamartine, definendo l'Italia "la terra dei morti": gli rispose, con una sciabolata in duello, un tale colonnello Pepe; il poeta Giuseppe Giusti aggiunse per buon peso un sarcastico poemetto che diceva "...con noi spreca il priore l'acqua battesimale e, quando si rimuore, ci ruba il funerale...". Il caso più divertente capitò nel 1897, quando un principe d'Orléans criticò il comportamente degli ufficiali italiani in Africa. Dopo le nostre proteste, un celebre spadaccino d'Oltralpe, Tomegueux, si disse disposto a difendere sul campo l'onore di Francia. Ricevuto un telegramma di sfida, rispose indicando i suoi padrini. Il messaggio italiano era però apocrifo, firmato da un "generale Mannaggia La Rocca" che altri non era che una maschera del carnevale romano. Tomegueux rimase beffato. Un vero duello comunque ci fu, tra un rampollo di casa Savoia e il principe d'Orléans, che si beccò una feritina.
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