martedì 16 luglio 2013

Riposo Tv

Alla mia età è comprensibile l'abbiocco davanti alla Tv accesa: in tal caso, il sonnellino riesce meglio se il teleschermo non trasmette sparatorie. L'ideale è una partita di "snooker", con le palline del biliardo che fanno appena tac al contatto fra loro e s'infilano silenziosamente in buca. Forse sarebbe il caso di vergognarsi di questa fuga dagli spettacoli meno tranquillizzanti; mi conforta tuttavia apprendere, dal "Corriere Economia", che gran parte del popolo norvegese è della mia idea e ha inventato "la Tv più noiosa del mondo" basata su telecamere installate per ore su un treno, su lavori a maglia e all'uncinetto e su navigazioni nei fiordi. Il record di telespettatori è stato raggiunto da una stazione Tv che ha trasmesso un'intervista di trenta ore a un popolare autore di gialli. Di fronte a quest'ultima notizia ho trasferito l'attenzione dai gusti dei telespettatori agli autori di thriller: ho pensato infatti a mio figlio Claudio che  ha appena pubblicato il suo quarto giallo  ("L'enigma di Leonardo") ed è un tipico genovese taciturno: come se la sarebbe cavata di fronte a un'intervista di trenta ore? A un doge nostrano condotto a forza a Versailles fu chiesto che cosa lo meravigliasse di più in tutto quel fasto: rispose "Mi chi (io qui)". Tre secondi.

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