lunedì 9 marzo 2009

La mano misteriosa

La pranoterapia è un argomento di conversazione suscettibile di far terminare in rissa una tranquilla serata tra amici. Mia cognata Luisa giura che è un cosa vera come la luce del sole, Cecchi Paone (l'altro giorno in Tv) garantisce che è solo un'illusione. Io non l'ho mai provata e quindi non ho opinioni in proposito, ricordo però un caso di tanti anni fa, quello del signor De Bernardi, proprietario di un grande negozio di strumenti musicali e dischi in via San Luca, dove ora c'è Assolibri. A quei tempi (anni Cinquanta) si andava da De Bernardi così come oggi si fa un giro da Ricordi: nel negozio troneggiavano, richiestissimi, i radiogrammofoni Grundig, Telefunken, Marelli, ognuno con il suo stile; si vendevano migliaia di dischi a 78 e 45 giri e si assisteva a un vero via vai di pianoforti. Insomma, una miniera d'oro. Un giorno il titolare del negozio, cercando di consolare un suo dipendente acciaccato, gli mise affettuosamente una mano su una spalla: il dolore passò immediatamente. Fatte più riprove, De Bernardi si convinse di avere il "fluido", lo prese come un dono soprannaturale e immaginò di essere stato chiamato da Dio a compiere una missione. Chiuse il negozio d'oro e si ritirò a Ruta, dove per molti anni si trovò davanti a casa una fila di ammalati. A tutti impose le mani, a nessuno chiese mai una lira. Spese bene il resto della sua vita regalando speranza. Regalò anche vera terapia?

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