mercoledì 4 maggio 2011

Il Papa

Confronto a distanza tra il Papa cinematografico di Nanni Moretti e un Papa vero, Giovanni Paolo II, che, da morto, ha radunato a Roma un milione e mezzo di fedeli. Ho letto i giudizi più disparati sul film, ma mi ha colpito, sopra tutto, la mancanza di ogni accenno allo Spirito Santo, che nell'elezione di un Pontefice ha un ruolo primario, almeno secondo la Fede. Ho esternato questa mia osservazione a un'amica cattolicissima, che mi ha risposto "Sul trono di Pietro, nel corso dei secoli, è salita anche gente poco raccomandabile: dov'era, in quel caso, lo Spirito Santo?". Insomma, pare che il "Veni creator Spiritus" intonato nel conclave non riscuota più assoluta credibilità tra i praticanti. Per conto mio, continuo ad aver fiducia nella bianca colomba che discende dai cieli: secondo me il Papa è un eletto misterioso, che riceve un carisma straordinario. Ho provato di persona questa fascinazione quando Giovanni Paolo II venne a Genova nel 1985. Affiancato dal cardinale Siri stava andando con la "papa mobile" alla chiesa dell'Immacolata, dove l'aspettava una folla di fedeli. In via Roma, dove mi trovavo io, non c'era, invece, quasi nessuno. Il Papa passò, scorse un bambino poco distante da me e lo benedisse. In quel momento mi accorsi di essermi inginocchiato. Eppure non avevo mai pensato di farlo.

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