giovedì 5 gennaio 2012

Il ladro

L'ultimo dell'anno ho incontrato un ladro. Ero in casa quando ho sentito un forte rumore nelle scale: mi sono affacciato e ho visto che una delle porte sul mio pianerottolo era semiaperta. Un cartello avvertiva però che quell'ufficio era in ferie. Allora ho bussato ed è apparso sulla soglia un tizio che aveva un casco da motociclista in testa. Gli ho chiesto: "Scusi, che ci fa lei qui?". Mi ha risposto tranquillamente: "Sono qui per Francesca...Ma lei abita nel palazzo?". "Sì, ho sentito un rumore e sono venuto a vedere, con tutti i ladri che girano...". "E' colpa di questa porta che si incastra, adesso telefono". Il tizio si è messo ad armeggiare con il telefonino ed è rientrato nell'appartamento. Io sono rimasto fermo sul pianerottolo. Dopo mezzo minuto lo sconosciuto si è riaffacciato, mi ha visto e deve aver capito che il rischio aumentava. Così è tornato dentro, ha preso un sacchetto e ha gridato verso l'interno: "Allora, andiamo?". Nessuna risposta. L'invito è stato ripetuto con lo stesso risultato. Subito dopo il tizio, che aveva in mano un altro casco, forse appena rubato, si è avviato per le scale ed è sparito, lasciando la porta aperta. Io ho abboccato in pieno e sono rimasto ad attendere che il complice (inesistente) uscisse a sua volta. Quando mi sono reso conto di essere stato beffato non ho potuto far altro che chiamare la polizia.

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