venerdì 19 ottobre 2012

Cristiana

La trasmissione  Tv "La storia siamo noi" ha rievocato Gigi Meroni, che negli anni Sessanta era il calciatore più estroso della serie A. Lanciato dal Genoa, passato al Torino, riempiva le cronache con i suoi fantastici gol e con le sue stranezze esistenziali: capellone, barba lunga, si era fatto vedere in giro con una gallina al guinzaglio. Amava con totale dedizione una ragazza del luna park, Cristiana, che gestiva un tiro a segno. Mori giovanissimo, investito da un'auto nel 1967. Un paio di mesi dopo la disgrazia, un tifoso granata dalla mente instabile, convinto che la morte del suo idolo fosse solo una messa in scena, andò ad aprire la tomba, profanò la salma e portò un sacchetto di resti  in questura a Torino.  Ricevetti, al giornale, quell'orribile notizia e mi accingevo a riscriverla in modo accettabile, quando mi passarono una telefonata: era Cristiana, che si trovava a Genova con il suo luna park. Singhiozzando mi chiese conferma dell'accaduto, voleva particolari. Non mi sentii di darglieli, temetti,  conoscendo la sua grande storia d'amore, un gesto disperato. Mentii e divagai, riuscii infine a calmarla e a congedarmi da lei. Povera Cristiana, mi ha emozionato, dopo tanti anni, vederla sul teleschermo con i segni del tempo sul volto, ancora bellissima.

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