martedì 6 novembre 2012

Gae Aulenti

Grande rilievo dei media alla scomparsa, in avanzata età, di Gae Aulenti, da tutti riconosciuta come l'indiscussa signora dell'architettura italiana. La fama dell'Aulenti era planetaria, grazie a opere realizzate in tutto il mondo con una particolare inclinazione a rinnovare rispettando le vestigia del passato. Proprio per questa sua benemerita cura, Gae Aulenti era stata chiamata dal Comune di Genova a partecipare alla ristrutturazione del  Palazzo Ducale, la colossale costruzione che domina il centro della città.  La celebre star dell'architettura arrivò, s'informò su quanto si progettava di fare, poi, quasi subito, disse "No, grazie" e se ne andò. Era una persona discreta, non rivelò che cosa riteneva incompatibile con le sue idee; d'altra parte il Comune non s'allarmò per la rinuncia e andò avanti nei lavori, durati anni. Oggi, guardando il Ducale, scopriamo che cosa non sarebbe piaciuto alla signora Aulenti: la rimozione delle iscrizioni antiche e di due statue, la demolizione di una scala settecentesca, gli squarci nella cortina muraria per realizzare un ingresso monumentale del tutto inventato, la creazione di una "montagnetta" esterna, attuale dimora degli sfaccendati. Si salvano, è vero,  nuovi intonaci e imbiancature, ma per quelli non occorrevano grandi firme.

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