domenica 30 dicembre 2012

Nizzola

E' andato via a 85 anni Garibaldo Nizzola, lottatore olimpico genovese, carico di fama e di medaglie. Oltre allo sport che l'aveva reso famoso, amava profondamente il gioco del calcio e lo praticava anche sui campetti sassosi che sopravvivevano tra palazzo e palazzo nell'immediato dopoguerra. Mi capitò di giocare contro di lui, sfidarlo spalla a spalla era come cercare di spostare un pilastro di cemento armato. Lo vidi abbattere un avversario con una carica correttissima e tirarlo su da terra afferrandolo per i calzoncini con una mano sola. Il padre di Baldo, Marcello, era a sua volta un celebre lottatore degli anni Trenta, collezionava medaglie olimpiche.  Fascista fino all'osso, dopo il 25 aprile fu convocato da uno di quei "tribunali popolari" che emettevano giudizi sommari. Un cugino di Marcello, un rigattiere che si chiamava De Mattia, mi raccontò che il lottatore era andato al processo, poi, visto che le cose si mettevano male, aveva abbattuto a pugni tribunale e giuria, accusatori e guardiani e se n'era andato indenne. Fu un anticipo di "Altrimenti ci arrabbiamo", ma una soluzione effimera: sere dopo,  una raffica sparata nel buio pose fine alla vita di Marcello Nizzola. Forse era il ricordo di quell'agguato a velare sempre di tristezza lo sguardo del figlio Baldo.

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