venerdì 5 aprile 2013

Carosello

Mi rallegra l'annuncio del ritorno, su Rai Uno, di Carosello, la mitica rassegna di brevi scenette pubblicitarie che tanto successo ebbe negli anni '60-'70. Oltre a confortare la prima sera, Carosello era una piccola fabbrica di slogan che poi venivano spesi nei conversari quotidiani: chiacchierando, si troncavano le polemiche affermando "Con quella bocca può dire quel che vuole!", oppure "Per me tutto va ben, tutto fa brodo!". Sparito da molti anni Carosello, molte di quelle frasi-tormentoni sono appassite nella memoria e non dicono nulla alle nuove generazioni: nessun ventenne ride quando, parlando delle ambizioni politiche di Grillo diciamo "Dura minga!", imitando i due gentiluomini "ancien régime" del Carosello China Martini. Nessun lumacone da strada ha oggi probabilità di successo con un'avvenente passante se le dice "Carmencita, sei già mia, chiudi il gas e vieni via!". Se, invece, Carosello avesse proseguito la sua gloriosa corsa, avremmo certamente visto sui quotidiani una vignetta con papa Francesco che, subito dopo l'elezione, sussurra allo specchio: "Il Signore sì che se ne intende..." E lo specchio avrebbe potuto rispondere "Non esageriamo", evocando il mite dottor Ciccarelli, il suo dentifricio e il sorriso di Georgia Moll.  

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