martedì 19 maggio 2009

Pediluvio

Tutti (penso) mettiamo da parte, durante l'anno, qualche pagina di giornale che contiene un riferimento alla nostra persona oppure una notizia "da conservare". La pagina finisce in un cassetto e non la guardiamo più per anni, fino a quando non salta fuori durante la "settimana dei buoni propositi" caratterizzata dallo slogan "Adesso butto via tutto". Durante la revisione, le notizie che allora vi sembravano indispensabili non sembrano più tali, ma la pagina rimane ugualmente nel cassetto, perchè in un angolo fino ad allora ignorato avete scovato altre righe che vi hanno riaperto un mondo ormai remoto. Mi è capitato ieri, con una pagina del Decimonono del 3 gennaio 1975: vi ho letto questo incunabolo delle diete per dimagrire che adesso dilagano: "Alle otto un tè senza zucchero, poi un prolungato lavaggio delle mani in un bacile colmo di tè. Verso le dieci un cucchiaino di miele e, un'ora dopo, ancora un bicchiere di tè amaro. Verso mezzogiorno cento grammi di pesce o di carne lessata senza sale e, prima di cena, il solito cucchiaino di miele con un prolungato pediluvio nel tè; poi cento grammi di verdura lessata". Cura riservata agli uomini, assicurata la perdita di dieci chili in quindici giorni. Penso che, per i seguaci della prescrizione, sia insorto il problema di uscire dalla vaschetta del pediluvio: come farcela, con quella debolezza?

1 commento:

marta ha detto...

STU-PEN-DO! Se sapessi che risate mi sono fatta ai tempi dell'Università consultando i microfilm dei giornali degli anni Cinquanta alla ricerca di informazioni sulla nascita della tv per una tesina.
Io e la mia compagna di studi abbiamo pensato che sarebbe stato bello scrivere un libro che provasse a descrivere l'epoca attraverso gli articoletti di spalla dei quotidiani, che raccontavano storie assurde e disegnavano il ritratto di un'Italia credulona e facile da gabbare. Ora che ci penso proprio come adesso!